.
di Claudio Panella – Silvia Nugara
La 61a edizione della Berlinale non passerà alla storia per la quantità di capolavori né per l’originalità dei linguaggi cinematografici proposti dalle opere selezionate nelle sezioni principali. Il festival si è comunque concluso rispettando tutti i pronostici e laureando miglior film Nader And Simin, A Separation (2011) del regista iraniano Asghar Farhadi, già vincitore dell’Orso d’argento per la migliore regia nel 2009 con About Elly. La pellicola si è anche aggiudicata due orsi d’argento rispettivamente per l’insieme del cast femminile e maschile nonché il premio della giuria ecumenica e sarà distribuita in Italia dalla Sacher Film di Nanni Moretti.
La giuria del concorso, presieduta da Isabella Rossellini e composta da Guy Maddin (che ha anche presentato al festival la video-installazione Hauntings II), Nina Hoss, Sandy Powel, Jan Chapman, Aamir Khan e dall’assente “giurato ad honorem” Jafar Panahi, ha inoltre assegnato il Gran premio della Giuria alla pellicola senz’altro più notevole del concorso, The Turin Horse (2011) di Béla Tarr – vincitore anche del premio Fipresci – e l’Orso d’argento per la Regia al tedesco Ulrich Köhler per Schlafkrankheit – Sleeping Sickness (2011), film che racconta le difficoltà di una coppia di tedeschi che vive in Africa, dove l’uomo dovrebbe occuparsi di gestire un progetto legato alla lotta contro la malattia del sonno. Quest’ultimo premio è stato forse il più imprevisto dell’anno, ma si sa che le giurie devono spesso accontentare il paese ospitante… (leggi tutto)
.
Fonte: CultFrame
.