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No ai richiami vivi
Contro la cattura e la detenzione di uccelli
come “esche” per l’attività venatoria
Vengono catturati e tenuti in gabbia con un unico scopo: cantare, durante la stagione venatoria, per attirare i loro simili e permettere ai cacciatori di cacciarli. E così, piccoli uccelli migratori come i merli, le allodole, le cesene, i tordi, sono tenuti una vita intera al buio, in luoghi spesso freddi e umidi, con poca aria, luce e igiene, in anguste gabbie dove è impossibile volare e un movimento di troppo può causare traumi o ferite. La percezione del cambiamento di stagione e i ritmi giorno/notte sono sconvolti. Gli uccelli che sopravvivono all’atrofizzarsi degli arti e allo sconvolgimento comportamentale rischiano di non tornare a volare liberi, mai più.
Oggi detenere gli uccelli come richiami vivi è permesso.
Aboliamo questa pratica cruenta.
Salviamo gli uccelli da una simile tortura restituendo loro la libertà!
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FIRMA SUBITO LA NOSTRA PETIZIONE
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Fonte: lipu.it
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