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Cinema San Biagio di Cesena
Lunedì 3 Febbraio 2014
Sala Rossa – ore 20.45
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Il cinema San Biagio di Cesena (FC) ospiterà una “Chiamata alle arti” per sostenere la produzione del film “Un indovino mi disse”, tratto dall’omonimo libro di Tiziano Terzani.
Una serata organizzata da Emergency di Forlì-Cesena, Amnesty International di Cesena, Arci di Cesena e Centro per la Pace di Cesena.
Filmati, letture, musica dal vivo e un monologo di teatro civile per ripercorrere insieme la vita di Tiziano Terzani e, in particolare, il viaggio nel cuore dell’Asia, raccontato in Un indovino mi disse. Un viaggio che, per lo scrittore, è stato tappa fondamentale di un percorso di trasformazione da corrispondente di guerra a uomo di pace.
Nel corso della serata il regista Mario Zanot -autore di Anam il senza nome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani – insieme a Davide Fabbri, presenterà il progetto del film tratto da Un indovino mi disse.
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– L’attore e narratore Roberto Mercadini reciterà un monologo inedito su Terzani.
– Marcello “Macola” Mazzola e Filippo Francesconi eseguiranno alcuni brani musicali dal vivo.
– Valentina Rossi e Ilario Sirri leggeranno brani tratti dai libri di Terzani.
– Vi saranno le testimonianze delle volontarie di Emergency: Margherita Piastrellonie Sara Salvigni.
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L’ingresso è libero, con possibilità di donazione a sostegno del progetto cinematografico.
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Informazioni utili:
www.unindovinocidisse.it
info@unindovinocidisse.it
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Il progettocinematografico in generale
Alla fine del 2012 è stata lanciata sul web la campagna di raccolta fondi per realizzare un film da quello che è forse il libro più amato di Tiziano Terzani: Un indovino mi disse.
L’idea è del regista milanese Mario Zanot, documentarista e visual effects supervisor, che ha collaborato, tra gli altri, con Giuseppe Tornatore e Nanni Moretti, e che nel 2013 ha vinto il David di Donatello per i migliori effetti digitali del film “Diaz, don’t clean upthis blood” di Daniele Vicari.
Zanot incontra Terzani nel 2004 per girare Anam il senza nome , l’ultima intervista rilasciata dal giornalista-scrittore, poco prima della sua scomparsa.
Il film “Un indovino mi disse” ripercorrerà il viaggio di Terzani alla scoperta del cuore magico dell’Asia, un viaggio che il giornalista fece nel 1993, spostandosi senza mai prendere aerei. All’apice della sua carriera infatti, in crisi umana e professionale, Terzani si aggrappa alla vecchia profezia di un indovino di Hong Kong: “Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai”.
Quella maledizione si trasforma per lui in una benedizione, un’occasione per reinventarsi la vita. In quello stesso anno, l’elicottero sul quale sarebbe dovuto salire cade. Un caso? Al di là della sua veridicità, la profezia lo aiuta a trovare una nuova dimensione umana e spirituale.
Un indovino mi disse sarà girato tra Vietnam, Laos , Cambogia, Birmania eThailandia.
La sceneggiatura è già pronta e alcuni partner stranieri hanno mostrato vivo interesse per il progetto.
In Italia Mario Zanot ha deciso di rivolgersi anche al pubblico, per farconoscere e finanziare almeno in parte questo film. Chi sceglie di versare 50 euro vedrà il proprio nome nei titoli di coda del film.
Per promuovere questo progetto è stato fondato il Comitato Un indovino ci disse. Il film che sta organizzando serate di raccolta fondi in tutta Italia, delle “Chiamate alle arti”, durante le quali ripercorrere la vita di Terzani, corrispondente di guerra, viaggiatore e uomo di pace, attraverso la proiezione di filmati, la lettura di brani tratti dai suoi libri e musica suonata dal vivo. Grazie all’aiuto dei lettori di Terzani sono già state organizzate più di sessanta serate, in piccole e grandi città. I soldi donati dagli utenti del web e quelli raccolti durante questi eventi andranno ad affiancarsi al finanziamento dei partner stranieri, per coprire il budget complessivo del film che si aggira intorno al milione e mezzo di euro. L’obiettivo è quello di iniziare le riprese nel 2014, decennale della morte di Terzani. Una parte degli incassi del film verrà devoluta a Emergency, per l’ospedale di Lashkar-gah in Afghanistan, intitolato a Tiziano Terzani. Si tratta di un centro chirurgico in cui il 60% dei pazienti ricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo e pallottole, e dove un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni.
In ogni caso, se la cifra raccolta attraverso il finanziamento popolare non dovesse essere sufficiente a garantire la produzione del film, l’intero importo, tolte le spese documentate, verrà devoluto a Emergency.
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Fonte: Centro Cinema San Biagio
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