.
Blogger atei bangladesi, l’Uaar scrive al governo
Presidente Monti,
quale ministro degli affari esteri ad interim ha senz’altro già avuto modo di essere aggiornato sulla situazione in Bangladesh.
All’arresto di diversi blogger atei ha fatto seguito un’imponente manifestazione islamista, a cui hanno partecipato alcune centinaia di migliaia di persone, che ha chiesto la loro impiccagione. Lo scorso febbraio un altro blogger, Ahmed Rajib, venne ucciso a colpi di machete.
Le vittime di tale furia sono giovani colpevoli soltanto di pensarla diversamente dalla maggioranza della popolazione, e di averlo scritto. Rischiano la morte dentro e fuori dal carcere.
Il suo governo è intervenuto diverse volte per denunciare le violazioni della libertà religiosa nei confronti dei fedeli cristiani, in diverse parti del mondo. Riteniamo sia suo dovere intervenire anche nei confronti dei non credenti, che non appartenendo ad alcuna comunità sono ancora più indifesi dei cristiani, e nei cui confronti si chiedono provvedimenti estremi.
È una situazione senza precedenti. È anche un test per valutare quanto le autorità politiche occidentali sono disposte a impegnarsi per difendere il bene più prezioso della nostra storia, i valori civili, laici, democratici e di libertà di espressione che innervano le nostre costituzioni. Atei e agnostici non attaccano chiese, moschee e sinagoghe, ma chiedono il fermo rispetto dei fondamentali diritti umani. Auspichiamo che anche il governo del nostro paese la pensi allo stesso modo.
Raffaele Carcano, segretario Uaar
.
.
Fonte: UAAR (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti)
.
.