Tag Archives: america

Julian Assange | “L’Impero Americano ed i suoi Media”

.

.

Clicca qui per ingrandire l’immagine

.

Il tweet () di Julian Assange, corredato da una chiara immagine, mostra i proprietari dei più importanti media del mondo. Quelli che ne possiede di più è Il Consiglio per le Relazioni Estere composto da politici ed uomini d’affari e ne conta 1400. Seguono a ruota anche i miliardari del Club Bilderberg e la Commissione Trilaterale. E’ bene quindi sapere che spesso le notizie mondiali che ci giungono sono filtrate da questi media mainstream. Si parla quindi di manipolazione mediatica. (madu)

.

.

.

.

_____________________________________________________

Approfondimento

Rivelazioni di Wikileaks: l’impero Usa secondo se stesso

Wikileaks e la disinformazione dei media

Serie di articoli su WikiLeaks da ki.noblogs.org

.

.

.

.

.

.


12 ottobre 1492 : “La scoperta”

.

.

sterminio-degli-Indios

.

Nel 1492, i nativi scoprirono che erano indigeni,
scoprirono che vivevano in America,
scoprirono che erano nudi,
scoprirono che esisteva il peccato,
scoprirono che dovevano obbedire un re ed una regina
di un altro mondo ed un Dio di un altro cielo,
e che quel Dio aveva inventato la colpa ed il vestito
ed aveva ordinato che fossero bruciati vivi
tutti quelli che adorassero il sole e la luna e la terra
e la pioggia che la bagna.

(Eduardo Galeano)

.

.

.


Salutiamo questo 2011 meditando sulle parole di Bob Kennedy

.

.

.

“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani”.

(Robert Kennedy)

.