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BSE 12 anni dopo: ecco l’iter di reintroduzione di farine animali
BSE 12 anni dopo:ecco l’iter (annunciato) di reintroduzione di farine animali nell’alimentazione del bestiame.
Mentre lo scandalo Horsegate – inchiesta Findus per carne di cavallo spacciata per carne di manzo- assume dimensioni europee, passa sotto silenzio la reintroduzione delle farine animali per l’alimentazione del bestiame. Le proteine animali trasformate (le cosiddette PAT) saranno di nuovo parte del pasto per maiali, polli, conigli e pesci da allevamento, mentre resta in piedi il divieto di somministrare PAT ai ruminanti.
Le farine di origine bovina erano già state messe al bando nel 2001 per la potenziale trasmissibilità nonché veicolo di BSE (encefalopatia spongiforme bovina), TSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili all’uomo). La decisione di reintrodurre nuovamente le farine animali nell’alimentazione zootecnica di alcune specie è maturata a seguito del caro cereali degli ultimi mesi e la diminuzione dei raccolti 2012.
Questo anche perché è diventata convinzione maggioritaria della comunità scientifica istituzionale che la pandemia della “mucca pazza“(190mila casi accertati nel mondo, 225 morti ufficiali, 2 decessi in Italia) diagnosticata per la prima volta nel 1986 sia stata generata dall’utilizzo di carcasse infette e non dal fatto in sé di forzare la natura di animali erbivori. Infatti non si potranno offrire mangimi fatti con animali della stessa specie per evitare il cannibalismo, per il timore di possibili mutazioni genetiche pericolose anche per l’essere umano. Inoltre, tali farine saranno strettamente tracciate, al fine di identificare l’origine delle proteine nei mangimi. E per evitare passaggi ad altre specie, si organizzeranno test simili a quelli che si fanno per individuare l’introduzione di prodotti geneticamente modificati.
Entra dunque in vigore il Reg. (UE) 56/2013 : misura approvata lo scorso luglio dal Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale (SCoFCAH).
Dal 1° giugno 2013 via libera per gli animali di acquacoltura, per pollame e suini l’iter di confronto è agli inizi e i tempi saranno senza dubbio lunghi.
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Fonte: You-ng.it
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