Stati Uniti: Open Source for America

 

USA, tutti per l’open source

 

 

lunedì 27 luglio 2009

Roma – La lista dei favorevoli all’open source nelle amministrazioni degli Stati Uniti continua ad aumentare. Open Source for America è, infatti, una coalizione di volenterosi appena nata che mira proprio alla diffusione dei software aperti.

Il gruppo nasce con lo scopo di istruire i decision maker
del governo federale statunitense a proposito dei vantaggi che derivano
dall’uso di software OS, così da incoraggiarne la diffusione.

In
realtà, già diverse amministrazioni a stelle e strisce hanno optato per
il passaggio, per permettere ai cittadini una maggiore partecipazione e
favorire la trasparenza degli uffici pubblici. Non ultimo, il servizio postale statunitense ha reso nota la migrazione a Linux, che gli permetterebbe anche di diminuire i costi del servizio.

Open Source for America, che vede la partecipazione di oltre settanta soggetti tra aziende, organizzazioni e istituzioni accademiche, vuole imporsi, però, come voce unificata pro open source. Tra i fondatori, spiccano compagnie come Google, Oracle, Red Hat e Mozilla.


Secondo
Tom Rabon, vicepresidente esecutivo di Red Hat, questa iniziativa non
poteva nascere in un momento migliore, dato che alla Casa Bianca siede
Barack Obama la cui amministrazione sarebbe a favore di politiche
improntate alla trasparenza e all’accessibilità.


Oltre alla nuova Open Source for America, molti
hanno già individuato nel neo-presidente statunitense un buon
interlocutore su questi temi. Solo qualche mese fa, Obama aveva
ricevuto una lettera firmata dai dirigenti di Novell e Red Hat, in cui
era stato invitato a considerare il codice aperto per un miglior
funzionamento della burocrazia. Le motivazioni addotte erano la
maggiore trasparenza e i benefici che l’OS porterebbe ai cittadini
degli States.  (leggi tutto)