Sicurezza: Siamo tutti un popolo di migranti

Documento per un’attenta e profonda riflessione. (madu)

 

DA: Rainews24

 

 Emigranti italiani

 

SIAMO TUTTI UN POPOLO DI MIGRANTI

 

"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti
bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti
alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani
invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono
che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne
li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è
diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade
periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti
hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non
hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per
lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura,
attività criminali".


La relazione così prosegue:

"Propongo che si
privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma
disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli
americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non
contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte
di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia.

Vi invito a
controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".

Il testo è tratto da una relazione dell’Ispettorato per
l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli
Stati Uniti, Ottobre 191.

 

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Approfondimento:

Emigrazione italiana