La nuova P2 di Denis Verdini. Ecco perché B. vuole il bavaglio

 

 

di Gianni Barbacetto  

8 luglio 2010        

 

Il cuore del Popolo della libertà ha una vita segreta, un’attività
sotterranea. Una “nuova P2” coagulata attorno al faccendiere Flavio
Carboni. Le intercettazioni la svelano. Ed è per questo che Silvio
Berlusconi dice che questa legge “è sacrosanta”

Il satrapo anziano vuole il bavaglio. “È sacrosanto”, ha detto a Studio
Aperto, dopo aver fatto il giro delle radio e delle tv compiacenti, Tg1,
Tg2, Tg4, per tentare di fermare gli smottamenti di consenso nella sua
maggioranza e nel paese. L’eco delle sue parole risuona ancora in questo
giorno di silenzio della stampa italiana. Un giorno in cui è più facile
comprendere perché lo vuole a tutti i costi, il bavaglio: sono proprio
le intercettazioni a permettere di sviluppare indagini come quella che
ha scoperto una “nuova P2” coagulata attorno al faccendiere Flavio
Carboni
, non senza contatti con il coordinatore del Pdl Denis
Verdini
. Le intercettazioni, impietose, continuano a disvelare
il fondo melmoso e occulto del potere italiano. Scoprono i giochi
segreti che si svolgono attorno a Silvio Berlusconi.

Carboni, finito in manette giovedì con altre due persone,  è un
“campione d’Italia”. Ha attraversato la storia di questo paese almeno a
partire dagli anni Settanta, quando ha avviato affari con Berlusconi,
sotto l’ombrello della P2, quella classica, quella di Licio
Gelli
, di Roberto Calvi (e, appunto, di Silvio
Berlusconi, tessera numero 1816). C’è un rapporto storico tra Carboni e
i fratelli Silvio e Paolo, fin dai tempi dei progetti edilizi in Costa
Turchese, degli investimenti per Olbia 2. C’è una vecchia frequentazione
tra Carboni e Marcello Dell’Utri. (leggi tutto)

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano

 

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