Influenza A/H1N1: Il vaccino dalle uova d’oro

 

 
 
 
 
 
 
di Rita Pennarola
 
Sorpresa: nei grandi ospedali per malattie
infettive buona parte di medici in servizio non intende vaccinarsi
contro il virus della Suina. Succede al Cotugno di Napoli. E non solo.
Vediamo perche’.

Se, come dimostrano i numeri, i colossi del farmaco, dall’alto del loro
mezzo biliardo di dollari e passa all’anno di fatturato, superano di
gran lunga l’invincibile industria delle armi, non risulta poi cosi’
difficile capire perche’ periodicamente, con cadenza ormai “regolare”,
scoppia l’allarme mediatico sulle pandemie che, come altrettanti
Armageddon, stanno arrivando a flagellare il pianeta, mietendo milioni
di vittime e rendendo percio’ piu’ che mai invocato l’arrivo di
specifici vaccini. Virus creati in laboratorio proprio per far nascere
la necessita’ di contrastarli, mantenendo su livelli altissimi le
corazzate quotate in Borsa? E, in ogni caso, quali conseguenze potranno
avere sulla salute umana prodotti a base di virus, realizzati molto
spesso sull’onda dell’emergenza, ma destinati alla profilassi di massa
su scala mondiale (quest’anno da novembre in poi)?
Quasi “naturale”, allora, che dopo gli allarmi globalizzati sul virus
dell’antrace (2001) e sull’influenza aviaria (che nel 2005 vide
l’allora ministro della Salute Francesco Storace lanciato all’acquisto
di dosi da milioni di euro, poi di fatto mai utilizzate perche’ nel
frattempo il virus era “mutato”), oggi dovesse arrivare una ennesima
“maledizione biblica”. Terrorizzante, per la maggior parte
dell’umanita’, ma, per qualcun altro, provvidenziale.
Sulla influenza A o “suina” – quel virus H1N1 che sta tenendo col fiato
sospeso buona parte dell’umanita’, fra propaganda dei governi,
complicita’ dei grandi media nelle mani degli stessi colossi
farmaceutici, ma anche fra leggende metropolitane e falsi scoop –
cominciano oggi a farsi strada le prime, rigorose ricostruzioni che,
dati scientifici alla mano, lasciano filtrare le terribili verita’ alla
base dell’allarme planetario.
Percio’, nelle stesse ore in cui la Agenzia europea per il controllo
sui farmaci da’ via libera ai primi due vaccini anti-pandemia, che
saranno prodotti da Novartis e GlaxoSmithKline, arrivano impietosi
dossier come quello di Luciano Gianazza, autore di numerosi libri che
smascherano il dietro le quinte affaristico della medicina
contemporanea. Il quale oggi parla di questi vaccini come delle nuove
armi biologiche di distruzione di massa. (leggi tutto)