Freedom Flotilla: Gaza, stiamo arrivando Nonostante le pressioni e le minacce di violenza, la flotilla salperà

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Atene 27 giugno – la nave francese Dignità / Karama, è salpata dal porto di Ile Rousse in Corsica, Francia, per incontrarsi con almeno altre 9 navi alla volta di Gaza per sfidare il blocco illegale di Israele. I tentativi migliori di Israele per bloccare le nostre navi in porto, compresa la pressione sui governi, le minacce contro le compagnie di assicurazione e comunicazione, l’intimidazione nei confronti di coloro che difendono i diritti umani, le vani azioni legali e le altre tattiche nascoste, sono finora fallite.

La Freedom Flotilla è partita.

Nei prossimi giorni il resto della flotilla, due navi cargo e sette navi passeggeri salperanno dai vari porti per incontrarsi in un punto in acque internazionali da cui le navi partiranno tutte insieme alla volta di Gaza.
Noi porteremo circa 3.000 tonnellate di aiuti e centinaia di civili da dozzine di paesi, compresi membri dei diversi parlamenti, politici, scrittori, artisti, giornalisti e figure dello sport, rappresentanti del popolo e diversi gruppi religiosi.
Sfortunatamente alcune delle nostre navi stanno subendo ritardi dovuti certamente alle false rimostranze da parte del Centro Legale israeliano, ai tentativi di sabotaggio di alcune navi, agli ostacoli amministrativi creati dal governo greco a seguito della pressione di Israele.
Noi richiamiamo il governo greco a non diventare complice nelle azioni illegali di Israele soccombendo alle sue pressioni ma a unirsi alla Francia non opponendosi alla flotilla.
Non ci sono dubbi che la chiusura quasi ermetica della Striscia di Gaza sia illegale. Ciò è stato affermato più e più volte dalle diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani comprese le Nazioni Unite e i Comitati Internazionali della Croce Rossa. Spinto dall’impegno della flotilla, il consenso internazionale è stato inequivocabile nella richiesta di porre fine all’assedio. Non ci sono dubbi sul fatto che la politica di chiusura di Israele ha avuto effetti devastanti sulla popolazione di Gaza sotto occupazione israeliana. Ciò è stato oltremodo documentato.
L’unica domanda è: perché la comunità internazionale consente ad Israele di continuare a violare la legge ed i diritti del popolo palestinese con impunità?
I recenti passi fatti da Israele a causa delle preoccupazioni sollevate in pubblico dall’iniziativa della Freedom Flotilla – Stay Human, incluso l’annuncio della settimana scorsa relativo all’autorizzazione per materiali da costruzione per 1200 case e 18 scuole in Gaza, dimostra che la flotilla funziona.
Tuttavia, ciò non è abbastanza, dato che il nostro impegno non è rivolto semplicemente all’incremento degli aiuti umanitari per Gaza ma è soprattutto teso alla libertà del popolo palestinese in Gaza e per il resto dei Territori Occupati.
Le richieste di alcuni leader mondiali rivolti agli organizzatori della freedom flotilla di usare canali prestabiliti allo scopo di inviare aiuti umanitari a Gaza mostra una fondamentale disattenzione per i diritti umani palestinesi.
Il popolo palestinese non vuole aiuti umanitari dalla comunità internazionale; ma chiede la liberazione, richiesta che noi dobbiamo sostenere.
Noi salperemo a dispetto di intimidazioni, pressioni, minacce di violenza da parte del governo di Israele che non si vergogna di vantarsi dichiarando che userà cecchini e cani contro civili indifesi.
Siamo parte di un movimento in crescita organizzato dalla Società Civile Palestinese che dimostra per i suoi diritti, diritti che le tattiche del potente esercito israeliano non può fermare.
Noi facciamo appello ai nostri governi di fare tutto il possibile per proteggere i suoi cittadini che sono disarmati e senza protezione alcuna in difesa della loro libertà, dei diritti umani e della legge.
Gaza stiamo arrivando.

27 giugno 2011

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Freedom Flottila Italia

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