In occasione del COP15 di Copenhagen (7-18 dicembre 2009) il movimento per la giustizia climatica lancia un appello. (madu)
Appello
Non si puó riparare un sistema in pezzi
Movimento per la giustizia climatica verso la conferenza ONU sul clima
La conferenza ONU sul clima non risolverá la crisi climatica. Non
siamo piú vicini alla riduzione delle emissioni di gas serra di quanto
non fossimo quando i negoziati internazionali iniziarono, 15 anni fa:
le emissioni aumentano piú rapide che mai, mentre il commercio delle
emissioni di CO2 permette ai criminali del clima di
inquinare e ricavare profitti. All’oggi, la conferenza ONU legittima
nella sostanza un nuovo colonialismo che spartisce le poche risorse
rimaste sul pianeta.
Davanti alla profonda crisi della nostra civiltá, tutto ció che
otteniamo é un teatrino che giova solo agli interessi delle
multinazionali. In risposta a questa follia, un movimento globale per
la giustizia climatica é emerso per reclamare potere sul nostro futuro.
Come parte di questo movimento, il network internazionale Climate
Justice Action sta mobilizzando decine di migliaia di persone in tutto
il mondo per agire durante i negoziati climatici internazionali di
Copenhagen, nel Dicembre 2009.
Basta false soluzioni!
Non possiamo fidarci del mercato per il nostro futuro, cosí come non
possiamo riporre la nostra fiducia in tecnologie non sicure, non
accertate e non sostenibili. Contrariamente a coloro che ripongono le
loro speranze in un “capitalismo verde”, noi sappiamo che é impossibile
avere una crescita illimitata su un pianeta limitato. Invece di provare
a riparare un sistema in pezzi, dovremmo:
- lasciare i combustibili fossili sotto terra
- socializzare e decentralizzare la produzione di energia
- rilocalizzare la produzione di cibo
- riconoscere e ripagare il debito ecologico e climatico verso i paesi del Sud del mondo
- rispettare i diritti delle popolazioni indigene
- rigenerare i nostri ecosistemi
Le soluzioni reali alla crisi climatica vengono costruite da coloro
che hanno sempre difeso la Terra e da coloro che lottano
quotidianamente per difendere il loro ambiente e le loro condizioni di
vita. Dobbiamo globalizzare queste soluzioni e impegnarci per una
giusta transizione verso un futuro senza CO2.