Matrimonio alle Piagge, un passo avanti per i diritti.
di Riccardo Capucci
Domani alle Piagge sarà un giorno importante. Alle 11 del mattino
Sandra e Fortunato si sposeranno nella chiesa/laboratorio/centro
sociale del Pozzo, in via Lombardia, sede della Comunità delle Piagge.
A celebrare la funzione sarà Alessandro Santoro, prete. Sarà un giorno
importante perché un altro piccolo passo verso la modernità e il
rispetto del diritto di eguaglianza sarà compiuto. Sandra,
sessantaquattrenne cattolica praticante, è infatti nata uomo e, 30 anni
dopo essere diventata donna anche per la legge italiana, potrà
finalmente essere trattata come una qualsiasi altra fedele. Ciò accadrà
dopo decenni di discriminazioni e sofferenze e a 26 anni di distanza
dal felice matrimonio civile con Fortunato.
Sandra è per lo Stato italiano una donna. Ma le gerarchie
ecclesiastiche non riconoscono formalmente il suo diritto ad essere
riconoscuta come tale. Minacciano perciò di invalidare il matrimonio e
di far pagare un prezzo molto alto ad Alessandro Santoro per questo
atto di “disobbedienza”. Potrebbe essere traferito, sospeso o chissà
cosa. (leggi tutto)
2° Atto 26 ottobre:
“Nessuna sfida, solo obbedienza al Vangelo”
Ma il vescovo sospende Don Santoro
Sandra e Fortunato stanno insieme da 30 anni. Alessandro Santoro e la sua gente camminano insieme da 15.
matrimonio. Tutto era come sempre: le sedie messe in circolo, il grande
crocefisso di legno,
cartelloni, disegni e documenti a testimoniare le tante attività svolte
dentro questo luogo di incontro, che è chiesa, scuola, redazione, sala
riunioni. C’erano come sempre tanti bambini, seduti accanto al prete,
dietro l’altare, più o meno silenziosi ma certo partecipi di un momento
importante, forse storico. C’era la gente delle Piagge, raccolta e
pensierosa, con l’animo in subbuglio e il fiato sospeso. (leggi tutto)