Category Archives: vegetarismo_salute_ambiente

Vergogna! De Luca attacca padre Alex Zanotelli

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E’ una vergogna! Un individuo che dovrebbe lavarsi la bocca prima di nominare Zanotelli, si permette di qualificarlo come “tale Zanotelli” e affermare  “mi sembra un attore su un set cinematografico più che un prete”. Infine, lui che è stato rinviato a giudizio due volte per truffa allo Stato, associazione a delinquere, concussione e falso, vorrebbe denunciare Alex all’autorità giudiziaria. E’ letteralmente ridicolo!

Vi passo il video, una biografia di Zanotelli ed un articolo di Travaglio. Tirate poi voi le conclusioni. (madu)

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Alex Zanotelli – Biografia

Delitti a fin di bene – (M.Travaglio)

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Campania: Ambiente, l’allarme dei medici

La situazione è gravissima, come molti di noi già sapevano, ma non si riesce a venirne fuori. Che l’ultima soluzione sia la fuga?  (madu)
 
 
 
 
 
 
di Francesco Iacotucci
19/02/2010
 
DENUNCIA. In un convegno a Napoli i dati sui costi sanitari
dell’inquinamento e del malgoverno del territorio.
 
Un bambino su 500 si ammala di neoplasia, tra il 1998 e il 2002 i casi
di cancro sono aumentati del 3,2% l’anno, specie in prossimità delle
discariche, ci sono tracce di diossina nel latte materno. Sono stati
mille all’anno gli interventi di mastectomia eseguiti negli ospedali
della regione. E l’allarme inquinamento finisce per avere riflessi anche
sul piano delle frequenze a scuola, già basse in una regione capofila
della disaffezione scolastica: le assenze dei bambini a scuola
coincidono con i picchi di smog segnalati dalle centraline dell’Arpac.
Questi i risultati presentati all’ordine dei medici il 15 febbraio dai
medici in Campania in difesa della salute. Potrebbero sembrare dati
allarmistici, ma non sono solo i medici campani a preoccuparsi, da tempo
anche i medici americani tengono sotto controllo le zone adiacenti alle
loro basi in Campania, ed anche loro sono arrivati a risultati poco
incoraggianti a partire dall’acqua potabile dove in alcuni casi sono
stati trovati solventi, diossina, metalli pesanti ed arsenico che
arrivava anche a valori 180 volte superiori al limite considerato
dannoso dall’Epa (l’Ente di protezione ambientale degli Stati Uniti).
 
Sul rischio di tumori lo studio americano (Cancer Epidemiological Study –
sept 2009 – Navy and Marine Corps Public Health Center) tranquillizza i
militari dicendo: «State tranquilli: il tempo che trascorrete qui (due
anni) rende improbabile che voi accumuliate una esposizione alle
sostanze chimiche che aumentano il rischio di cancro». I militari
americani possono stare tranquilli, ma per chi in quelle zone ci vive da
sempre non sembra ci sia da stare tranquilli. Più che normale chiedersi
a questo punto cosa sia stato fatto in questi anni dalla politica, che
avrebbe dovuto fare di più sul tema ambientale, inteso come bonifiche,
controllo e riduzione dell’inquinamento, identificazione di scarichi
abusivi, lotta ai roghi illegali. (leggi tutto)
 
 
Fonte: Terra news
 

Bavaglio alle Regioni per le centrali nucleari

Interessante articolo sul decreto nucleare. Firmiamo la petizione, riportata nell’articolo e lanciata da Greenpeace! (madu)

Addio alle fonti rinnovabili: tutti i soldi andranno lì. Giro d’affari gigantesco al quale Comuni e Province con l’acqua alla gola non rinunceranno anche se “denuclearizzate”

di Salvatore Giannella

11-02-2010

Può aver compiuto un passo falso, ieri 10 febbraio, il governo di centrodestra che si riempie ogni giorno a parole di federalismo e di sovranità popolare e poi vara un decreto nucleare centralista, vago e contro la maggioranza del popolo italiano, incluso quel “popolo delle partite Iva” che è alla base del suo successo elettorale. Si tratta di un decreto che:

  1. mette un bavaglio alle regioni in cui saranno imposti i siti nucleari;
  2. tace sui nomi delle regioni destinate ad accogliere i siti e le scorie radioattive per secoli, per paura di vedere influenzati negativamente i risultati delle elezioni regionali. Paura legittima, visto che gli italiani, non solo con il referendum del 1987, ma anche dopo, si sono dichiarati contrari e visto che il nucleare al nostro Paese non conviene sotto nessun aspetto perché è una tecnologia vecchia, dannosa per l’ambiente e la salute e insostenibile dal punto di vista economico. Per questo Greenpeace ha aperto una petizione. In soli tre giorni, già 12mila cittadini hanno firmato per chiedere ai loro candidati alle regionali di schierarsi contro il nucleare sul sito www.nuclearlifestyle.it
  3. non dice nulla su quante centrali sono programmate con quanta energia c’è da aspettarsi e a quali costi. L’Italia, avverte una nota di Greenpeace, usa le cifre che Enel presenta alle conferenze stampa invece di informarsi su quelle che il costruttore francese presenta alle gare d’appalto: negli Emirati Arabi il gruppo guidato dalla francese Areva ha offerto 4 reattori EPR come al nostro orizzonte a un costo di 6,5 miliardi di euro l’uno mentre in Italia la propaganda parla di 4 miliardi;
  4. sorvola sui sistemi di sicurezza collegati alle centrali (su questa specifica voce le agenzie di sicurezza di tre Paesi, Francia inclusa, hanno pubblicamente dichiarato non sicuro il sistema di emergenza dell’EPR lo scorso ottobre).

Si tratta di un decreto che, in assenza di un piano con dati certi e non propagandisti, può far aumentare il senso di demotivazione della maggioranza degli italiani. Di quell’altra Italia che, invece, spesso in un totale silenzio mediatico (a differenza del clamore mediatico pro-atomo) ha detto sì al cambiamento nel settore energetico investendo, in linea con gli altri Paesi industrializzati come la Germania, risorse e intelligenze verso il risparmio e una maggiore efficienza energetica e verso le fonti rinnovabili di energia.  (leggi tutto)