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G.A.S Gruppi di Acquisto Solidale

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di Annalisa Ruffo

I Gruppi di Acquisto Solidale (comunemente chiamati GAS) sono un fenomeno che sta conoscendo una considerevole espansione. Essi nascono per favorire l’alimentazione con prodotti biologici e l’acquisto degli stessi a prezzi accessibili, attraverso un processo finalizzato ad organizzare rapporti diretti e stabili tra chi li produce e chi li consuma.
I patti fiduciari tra produttore locale e consumatore (singoli o famiglie), definiti da alcuni parametri condivisi e legati alle 3 P di Prodotto, Processo e Progetto, fanno della merce non solo un “prodotto”, ma anche, e soprattutto, uno strumento di relazione tra soggetti che, oltre ai ruoli di produttore e consumatore, mettono in comune le proprie esperienze a vantaggio di tutti e di un mondo migliore.

La storia dei Gruppi di Acquisto inizia nel 1994 a Fidenza e prosegue nel 1996 in occasione della pubblicazione della Guida al Consumo Critico del Centro “Nuovo Modello di Sviluppo”. Questa Guida, ricca di informazioni sul comportamento delle imprese più importanti e finalizzata alla guida nella scelta dei prodotti, darà il via, nel 1997, alla prima rete di Gruppi d’Acquisto.
Il 5 novembre 2007 la Commissione di Bilancio del Senato, inoltre, approverà un emendamento alla legge finanziaria relativo agli aspetti fiscali dei GAS, secondo cui l’attività di acquisto e distribuzione agli aderenti, svolta dai GAS, costituisce attività “non commerciale”.

Alla base di ogni GAS vi è la critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa.
Perciò il rapporto e la solidarietà di ogni gruppo facente parte di un GAS, e dei vari GAS tra di loro, agevola e favorisce questa critica al consumismo ed è un mezzo di scambio di esperienze ed appoggio nella verifica delle proprie scelte.
A tal fine i gruppi di acquisto sono collegati fra di loro in una rete sia di aiuto che di diffusione delle loro conoscenze, attraverso uno scambio di informazioni su tutto il territorio nazionale. Il web è, perciò, la modalità preferenziale sia per trovare e fondare nuovi Gruppi di Acquisto, sia per incentivarne il contatto e lo scambio.
Ogni anno, a tal fine, viene indetto un incontro nazionale tra gli oltre 600 GAS attualmente censiti in Italia, in cui si verificano pratiche, si scambiano soluzioni, si individuano nuovi obiettivi.  (leggi tutto)

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Fonte: Promiseland

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Fluoruro sì, fluoruro no

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di Eileen Morgan

Il 26 ottobre 2010 l’Italia ha recepito una nuova legge europea che impone ai produttori di dentifrici al fluoro di dichiarare in etichetta, se il contenuto è tra 0,1 e 0,15%: “Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico.” (L. 267/18 che recepisce la Direttiva 2009/129/CEE).

Negli Stati Uniti si usa invece da anni addizionare l’acqua potabile degli acquedotti con fluoruro. Sempre più città e stati stanno rendendo questa aggiunta obbligatoria per legge. Perché?

Il Centro governativo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), ha proclamato la fluorurizzazione dell’acqua pubblica uno dei dieci grandi successi nella salute pubblica del ventesimo secolo. I sostenitori del fluoruro asseriscono che aggiungere questo composto all’acqua previene il deterioramento dei denti, fa bene a bambini e adulti, è una pratica sicura ed efficace. Qualcuno però pensa che non sia così salutare assumere ogni giorno della propria vita fluoruro, sia ingerendolo quando si beve sia assorbendolo tramite la pelle durante la doccia o vestendo capi lavati con acqua con fluoruro. Ma esistono prove in grado di demolire decenni di propaganda pro-fluoruro?

L’Associazione Americana dei Medici (AMA) dichiara: “La AMA riconosce gli importanti benefici pubblici dell’acqua potabile adeguatamente fluorurizzata, e incoraggia i propri soci medici e le società mediche a lavorare con i dipartimenti sanitari locali e statali, gli studi dentistici e i cittadini, per assicurare un’ottimale fluorurizzazione dell’acqua potabile.”

Se l’Associazione dei medici statunitensi emette dichiarazioni tanto sicure, certamente ci saranno studi scientifici a sostegno della loro posizione, che garantiscono la totale sicurezza di tale pratica. O no?           (leggi tutto)

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Fonte: La Leva di Archimede

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Riuso e Riciclo: The story of electronics, in un video i retroscena della rivoluzione hi-tech

18 Novembre 2010

Computers sempre più potenti, televisori sempre più sottili, cellulari sempre più accessoriati. La tecnologia corre veloce e noi, diligenti consumatori, facciamo di tutto per sostenere il suo passo.

Quali sono però le ricadute sull’ambiente e sulla nostra salute di un sistema basato su prodotti di così breve durata? A spiegarlo è ‘The story of electronics’ (La storia delle apparecchiature elettroniche, ndr.), documentario realizzato da Annie Leonard in collaborazione con il programma di ritiro Electronics Coalition, un’organizzazione americana che promuove il riciclaggio dei prodotti elettronici. (leggi tutto)

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Video

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Fonte:  il Cambiamento

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