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Veggie Pride 2010: Milano-Lione 15 maggio

 

  

 

In un giorno ordinario di un paese in tempo di
pace…
 

Uccelli infilzati arrostiscono nelle vetrine. Corpi
smembrati guarniscono gli scaffali. Sui ponti delle barche mucchi di
pesci si dimenano impotenti mentre muoiono lentamente di asfissia. Negli
allevamenti fetidi si consumano delle povere vite. Si tagliano al vivo e
senza anestesia becchi, denti, testicoli. Si ingozzano a viva forza
oche per ricavarne foie gras. Ovunque circolano camion pieni di
condannati a morte. Sono coloro che saranno sgozzati, sventrati e
ridotti in pezzi.
Durante questo giorno ordinario, coloro che patiscono paura e sofferenza
si contano a milioni. In questo paese in pace, la tortura e la morte
sono all’ordine del giorno.
Se vuoi protestare contro tutto ciò, vieni al Veggie Pride! 

 

 Che cos’è il Veggie Pride
 

Il Veggie Pride è una manifestazione che
riunisce ogni anno in Francia, e dal 2008 anche in Italia, dei veg*ani
contro lo sfruttamento animale. ("Veg*ani": abbreviazione per
"vegetariani o vegani".) Un corteo ha luogo nelle vie della città sede
dell’evento, seguito da un raggruppamento in una piazza dove vengono
proposte iniziative quali banchetti di degustazione, d’informazione,
vendita di materiale militante, musica, discorsi, ecc.. Questo raduno
favorisce anche incontri, scambi, discussioni tra i manifestanti con
esperienze ed impegni diversi.

Come si svolge
Vogliamo che durante
la sfilata ci siano solo delle persone che, a proprio nome, vengono ad
esprimere il loro orgoglio di opporsi allo sfruttamento e al massacro
degli animali.
L’idea del Veggie Pride è portare i veg*ani a fare il
loro "coming out", a osar affermare le loro ragioni, le loro convinzioni
sugli animali nella vita di tutti i giorni, davanti alle persone che li
circondano. È quella di aumentare le loro difese di fronte ai tentativi
di emarginazione di cui possono essere vittima in famiglia o al lavoro.
È per questo che il Veggie Pride si rivolge ai veg*ani come singoli e
chiede loro di essere presenti semplicemente come singoli, e non come
membri di associazioni che si fanno loro portavoce.
Concretamente
questo significa che non devono esserci sigle o nomi di associazioni
sulle bandiere e sui cartelli usati nel corteo.
Sappiamo che alcuni
hanno anche altre ragioni per essere vegetariani o vegan (salute, Terzo
Mondo…). Le prime vittime dell’alimentazione carnea, tuttavia, sono
gli animali mangiati. Vogliamo che almeno una volta all’anno si possa
parlare pubblicamente della violenza commessa nei loro confronti e del
nostro rifiuto di parteciparvi: questo è il fine del Veggie Pride.
Per
questo, chiediamo che nel corso del corteo vengano utilizzati slogan o
cartelli o bandiere che sostengono il vegetarismo o il veganismo solo
per solidarietà con gli animali mangiati e per nessun’altra ragione.

Tutte
le iniziative per animare la manifestazione sono incoraggiate:
-i
partecipanti sono invitati a realizzare dei cartelli (in rapporto al
rifiuto di mangiare gli animali);
-si può venire mascherati;
-si
possono proporre delle performances da realizzare al momento dell’arrivo
(lettura di testi, musica, ecc.).

Per ulteriori informazioni è
possibile consultare il manifesto del Veggie pride, FAQ ed
approfondimenti sul sito www.veggiepride.it

A presto,
il
Comitato Organizzatore del Veggie Pride
http://www.veggiepride.it/


contatto: info@veggiepride.it
infoline: 327-3209085
contatto
stampa: stampa@veggiepride.it – 347-7241726

Facebook: http://www.facebook.com/group.php?gid=43304702697
 


Roma 20 marzo 2010: Manifestazione Nazionale “Salva l’Acqua”

 
 
 
 

 

 

 

Insieme, donne e uomini
appartenenti a comitati territoriali e associazioni, forze culturali e
religiose, sindacali e politiche, abbiamo contrastato i processi di
privatizzazione del servizio idrico portati avanti in questi anni dalle
politiche governative e in tutti i territori.
Insieme abbiamo costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e
raccolto più di 400.000 firme a sostegno di una proposta di legge di
iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica
dell’acqua.

Mentre la nostra
proposta di legge d’iniziativa popolare giace nei cassetti delle
commissioni parlamentari, l’attuale Governo ha impresso un’ulteriore
pesante accelerazione, approvando, nonostante l’indignazione generale,
leggi che consegnano l’acqua ai privati e alle multinazionali (art.
23bis, integrato dall’ art. 15-decreto Ronchi).

Non
abbiamo alcuna intenzione di permetterglielo.

La nostra esperienza
collettiva, plurale e partecipativa è il segno più evidente di una
realtà vasta e diffusa, di un movimento vero e radicato nei territori,
che ha costruito consapevolezza collettiva e capacità di mobilitazione,
sensibilizzazione sociale e proposte alternative.

Chiamiamo
tutte e tutti ad una manifestazione nazionale a Roma sabato 20 marzo,
per bloccare le politiche di privatizzazione della gestoione dell’acqua,
per riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale,
per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere
l’approvazione della nostra legge d’iniziativa popolare, per dire tutte e
tutti assieme “L’acqua fuori dal mercato!”.   (leggi tutto)

 

   Video spot

 

 


XCITTA’ : La nuova rete dentro la rete

 

9
marzo 2010, nasce www.xcitta.it

 

 

 

 

 

Milano, 9 marzo 2010

Un nuovo network di siti
di informazione locale, un nuovo modello di giornalismo
partecipativo, una nuova rete dentro la rete. Per Città è tutte
queste cose assieme.


Dieci siti, dieci
città

Il nove marzo Per Città
darà il via alla propria attività in dieci città, scelte tra le
più importanti d’Italia: Torino, Milano, Genova, Bologna, Treviso,
Firenze, Roma, Bari, Napoli e Palermo saranno le sedi di dieci
diversi quotidiani locali, destinati ai giovani di ogni età.

 

Giornalismo e
partecipazione

Per Città si propone di
essere una sintesi tra due modelli fino ad oggi considerati opposti.
Da un lato i giornalisti e la loro
professionalità, dall’altro il mondo della rete: dei blogger, dei
social network, del giornalismo partecipativo. L’idea alla base del
progetto è che questi due mondi trovino uno spazio comune di scambio
e di interazione. Il contributo degli utenti, la loro libertà di
suggerire e scrivere notizie diventano l’essenza del progetto
stesso.

 

Professionalità e
freschezza

I giornalisti di Per
Città sono giovani professionisti con una età media attorno ai 30
anni, scelti sia per le abilità giornalistiche che per la capacità
di vivere i luoghi: quello fsico – la città – e quello virtuale, la
rete. In un momento economico in cui le redazioni si restringono, la
società ha scelto di incamerare questo patrimonio di talento.

 

Un nuovo modello di
redazione

Un giornale nella rete
deve vivere al ritmo della rete stessa. Un giornale locale deve
muoversi con la città. Per Città è il tentativo di sincronizzare
queste vite. Macbook, Iphone, Flipcamera: con questi tre elementi
ciascun redattore è sempre collegato all’altro, senza mai perdere
il contatto con la sua città.


Rete nella rete

Con i suoi giornalisti e
la rete di collaboratori, Per Città nasce giornale oggi per
diventare rete nella rete domani. La società intende coprire 30
città entro la fne del 2010, trovando nel numero, in realtà, solo
lo strumento per un nuovo modello di società editoriale senza
confini.


Per Città, dal 9
marzo su www.xcitta.it