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Cineteca di Bologna: “The story of Film. I bambini ed il Cinema”

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Lunedì 24 marzo 2014

Ore 17.45 

Bologna – Cinema Lumière

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(A Story of Children and Film, GB/2013) di Mark Cousins (101′)

Il primo film dedicato alla rappresentazione dei bambini nel cinema mondiale. Un caleidoscopico ritratto dell’infanzia attraverso le immagini di 53 grandi film provenienti da 25 paesi diversi. Spaziando dagli anni Venti ai Duemila, da Hollywood al Sud del mondo, Mark Cousins, critico e regista irlandese, già autore del monumentale documentario The Story of Film: An Odyssey, propone un nuovo appassionante viaggio, una celebrazione dell’infanzia e allo stesso tempo del cinema.

Al termine Mark Cousins incontrerà il pubblico per presentare il cofanetto Dvd del film in uscita per le Edizioni Cineteca di Bologna.

In collaborazione con Bologna Children’s Book Fair.

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Fonte: Cineteca Bologna

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La musica prodotta dal basso: il CD dei Rua Port’Alba

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Il nuovo CD dei Rua Port’Alba sarà prodotto dal basso, con la Marotta&Cafiero Recorder, perché crediamo in questa forma di partecipazione attiva alle produzioni culturali.

Chi siamo:

Il gruppo “Rua Port’Alba” è stato fondato nel ’90 da Massimo Mollo e Marzia Del Giudice e si occupa oramai da 23 anni di uno sviluppo della musica e della poetica tradizionali verso un uso moderno di strumenti classici e popolari.

Attivi dal 1990 i Rua Port’Alba hanno partecipato ad innumerevoli manifestazioni in Italia ed Europa di tipo folkloristico, politico, sociale, tradizionale, tra cui “Incanto 97” per l’Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino e tra i Festival: Suisio 99 – Chiasso 2000 – “Percussionistica” 2000 (PG) – Francoforte 98 – Summonte 2003 e 2004 e Scapoli 2003 e, nel campo della canzone d’autore, sono stati nel 2000 finalisti alla rassegna nazionale dell’Arci “io preferisco cantautore”. Dal 2005 al 2010 Massimo e Marzia, inguaribili organizzatori del sogno, hanno interrotto il loro percorso musicale per fondare una cooperativa sociale (Cantolibre) dedicata soprattutto alla musica (con un piccolo teatro) e all’arte in generale. Questa esperienza, se pur conclusa, ha lasciato un‘idea di organizzazione dell’arte che speriamo qualcuno riprenda: un teatro gestito da musicisti x i musicisti.

In realtà la nostra storia è ben più ampia, la musica fa parte di un modo di vivere la nostra epoca e le nostre possibilità in questo mondo. Il nostro essere dedicati alla trasformazione della società in senso egualitario ci ha portati ad usare la musica come strumento e non come fine. Musica per educare, per trasformare, per raccontare, come diceva la grande artista cilena Violeta Parra, la differenza tra il vero e il falso e non per ottenere un applauso, musica che ci ha portato centinaia di volte tra i folli, i carcerati, i lavoratori in lotta, i disoccupati, i bambini disabili…dovunque, insomma, essa doveva aprire strade e chiudere ferite.

Per la nostra storia, che non è breve, rimandiamo tutti al
nostro sito e alla
nostra pagina facebook

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Il progetto cd

Storia di uno

Questa è una storia come quelle di “c’era una volta….e c’è ancora ora”, una storia normale, di gente normale, di persone che lavorano, quindi una storia eccezionale e fantastica, perché eccezionale è la capacità delle persone “normali” di rimanere dignitose e forti nella nostra epoca e nella nostra città…

Ve la raccontiamo brevemente, poi la vivrete attraverso le parole che riempiono la musica che a sua volta condisce le parole…

Raccontano la storia, come in un coro greco, due voci che potrebbero essere i protagonisti o chi gli è stato vicino: la sorella, un amico, lo stesso interprete principale e i brani musicali sono autonomi e nello stesso tempo facenti parte di un percorso simile a quello di tante persone.

L’apertura è una preghiera laica, che tutti i protagonisti di questa storia rivolgono a una entità, al loro Dio, che sia di qualsiasi religione o che sia la natura stessa.

Da un padre pescatore e dal suo dolore inizia e continua la vita di un bambino, ragazzo, uomo.

Crediamo che sia fondamentale la partecipazione di tutti i coproduttori (voi) nello sviluppo di questo progetto. Quello che chiediamo non è soltanto il pre-acquisto a 10 € del nostro cd, ma visto che metteremo in rete, in tempo reale, tutto il lavoro che stiamo facendo, vi chiediamo anche una vera partecipazione.
Sulla nostra pagina facebook ci sarà lo svolgimento della nostra esperienza, per cui ogni parere, parola e consiglio saranno ascoltati.

Le registrazioni si stanno effettuando presso il TP studio al Parco Comola Ricci (Napoli) a cura di Antonio Esposito e Martina Mollo.

I musicisti del gruppo sono:
Massimo Mollo (testi, musiche, chitarre), Marzia Del Giudice (voce), Martina Mollo (arrangiamenti, pianoforte, fisarmonica, voce), Antonio Esposito (Batteria, percussioni), Caterina Bianco (violino, voce), Roberto Giangrande (basso, contrabbasso), Gianluca Mercurio (percussioni).

Ospiti:
Antonello Paliotti, Gennaro Petrone, Carlo Cerciello, Imma Villa, Daniele Sepe, Charles Ferris, Raffaele Carotenuto, Maurizio Saccone, Leonardo Massa, Edo Notarloberti, Luigi Della Notte, Auli Kokko, Cristina Florio e decine di amici, compagni, bambini.

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Come sostenere il progetto:

Per sostenere questo progetto, diventando a tutti gli effetti coproduttori del cd e partecipando attivamente alla sua realizzazione, basta prenotare il numero di quote/copie desiderate cliccando sul pulsante “SOSTIENI” (in alto a sinistra di questa pagina) e seguendo la procedura guidata di registrazione gratuita al sito e prenotazione.

Alla scadenza del progetto, se sarà raggiunto il numero di quote necessario a finanziarlo, vi sarà chiesto di anticipare il pagamento delle quote prenotate.
Avremo così modo di recuperare la somma necessaria a stampare cd, copertina e booklet.

Appena ultimata la fase di produzione, verosimilmente a fine marzo-aprile 2014, riceverete le vostre copie del cd che avete coprodotto nelle modalità da voi scelte: spedizione a casa o ritiro a Napoli presso i punti di distribuzione che vi segnaleremo.

Questo non è dunque un semplice acquisto, bensì una partecipazione più consapevole all’intera produzione del nostro lavoro discografico.
Vi terremo informati sul procedere delle varie fasi del progetto coinvolgendovi anche in alcuni passaggi.

Grazie in anticipo a tutti quelli che vorranno sostenerci.

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Perché la Marotta&Cafiero Recorder:

Tutta la nostra storia è attraversata dall’impegno sociale e politico. Molto di questo è stato svolto a Secondigliano e Scampia (periferia nord di Napoli), lì dove ha vissuto e lavorato Felice Pignataro, dove ancora lotta Mirella, la sua compagna, dove lavora il Gridas e la splendida famiglia di Felice. Da dove sono ripartiti la Marotta&Cafiero, innovatrice e coraggiosa casa editrice, i Vodisca teatro e dove parte della storia che presentiamo nel cd è ambientata.

Tutta la nostra esperienza artistica e di impegno ci ha portati quindi naturalmente a scegliere di produrre in condivisione e appunto “dal basso” il nostro lavoro, la stessa squadra di lavoro è formata, oltre che dalla stessa casa editrice, da amici e da compagni di viaggio come i finti-illimani.

La Marotta&Cafiero è da poco anche casa discografica e inaugurerà con noi un nuovo esperimento: l’inserimento nella custodia, insieme al cd del nostro lavoro, di un cd vuoto che ognuno potrà masterizzare per moltiplicarne così la diffusione.

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Contatti:

Massimo Mollo, Marzia Del Giudice, Martina Mollo:
081.445453 / 331.3361948 / 347.5700701 / 345.3473190
ruaportalba1@alice.it
sito: http://ruaportalba.wix.com/ruaportalba

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Fonte: produzionidalbasso

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il Film: “A proposito di Davis” di Joel e Ethan Coen

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A proposito di Davis

 di Joel e Ethan Coen

(USA/Francia – 2013)

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di Marcello Polizzi

Dall’interno di una metropolitana, che viaggia su sonorità tipicamente sixties, un gatto osserva disorientato le luci delle varie fermate che all’esterno velocemente si susseguono: il genio irriverente dei fratelli Coen ci conduce così dentro Llewyn Davis. Potrebbe essere infatti questa breve scena a racchiudere il punto di vista del protagonista della storia, musicista talentuoso ma incompreso e senza fissa dimora nel mondo in perenne mutamento del Greenwich Village dei primi anni ’60. E così come le stazioni di una metro segnano un percorso circolare destinato a ripetersi, anche il film presenta una struttura simile, svolgendosi nell’arco di un’intera settimana. Ma partenza ed arrivo non per forza coincidono e spesso il tragitto è guidato dalla sorte, alle volte cattiva.

Spinto in un vagabondaggio dai rimandi omerici, Llewyn aspira ad affermare la sua musica. Desiderio questo condiviso da molti altri attorno a lui, nel delicato periodo di passaggio dal sogno americano ai conflitti del Vietnam e di tutto il decennio a venire, in cui i giovani non vedranno certezze. L’abilità dei registi di Minneapolis sta proprio nel mostrare un vivido ritratto di quest’epoca non cedendo mai alla mera celebrazione, ma suggerendo attraverso dettagli e rimandi l’atmosfera di quegli anni.E fulcro di quest’operazione non poteva che essere la musica, vero mezzo di ribellione giovanile nell’America di allora. Lontani però da una nostalgia all’AmericanGraffiti, i Coen si ispirano alla vita del misconosciuto cantante folk ed intimo amico di Bob Dylan, Dave Van Ronk e mostrando così l’altra faccia della medaglia, portano sullo schermo una nuova storia di outsider, aggiungendo un volto nuovo alla loro galleria, ed uno dei più belli.

Pur costituendo una sorta di summa della poetica coeniana, A proposito di Davis presenta una vena fortemente intimista rispetto alle pellicole precedenti, facendo di una storia individuale una sorta di cassa di risonanza per il mondo in cui essa è calata. Sarà il folk di Llewyn a farsi portavoce di quel disagio generazionale e così esso non piacerà agli amanti di musica antica né tantomeno al vecchio jazzista Turner, ma non sarà neppure vendibile, come le canzoni di Jim o Troy. Il conflitto interiore che ne consegue tratteggia così la figura dell’artista che crede intimamente nel suo lavoro e rifiuta di piegarsi del tutto all’industria discografica, che di lì a poco avrebbe comunque sfruttato la nuova ondata culturale. Da tutto ciò deriva forse il suo insuccesso, frutto semplicemente di un destino sbagliato di cui i Coen si fanno implacabili artefici e che rende Llewyn Davis vittima dei suoi tempi, quei tempi che, come pochi anni dopo qualcuno cantava, stavano cambiando.

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TRAILER

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SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Inside Llewyn Davis
Regia: Ethan Coen, Joel Coen
Interpreti: Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, John Goodman, F. Murray Abraham
Origine: Usa 2013
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 105′

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