Antenati vegani?

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di Lorenzo Proca

Come molti forse non sanno fino al 1847 per vegetariano s’intendeva vegano, anche nel senso proprio di rifiuto dello sfruttamento degli animali da parte dell’uomo, ma…
Il 30 settembre 1847 nacque la Vegetarian Society per volontà di una corrente specifica della Chiesa metodista che non ammetteva il consumo di carne, i metodisti diffusero il termine vegetariano con le caratteristiche che conosciamo oggi, spogliato dalle motivazioni animaliste d’origine, ammettendo latte, burro, uova, miele e senza precetti sull’uso di lana, pellami, seta ed altri sottoprodotti dell’industria dell’allevamento. Cosicché, rapidamente, la parola acquisì il semplice significato di regime alimentare che conosciamo oggi. Al contempo le varie correnti salutiste d’inizio novecento iniziarono ad utilizzare il termine vegetaliano per distinguere appunto la dieta “vegetariana stretta”, perlopiù praticata senza connotazioni animaliste, infatti, le ragioni d’una scelta alimentare di questo tipo erano diverse delle attuali all’inizio del secolo scorso: siamo nel 1911 una banda di malfattori terrorizza la Francia e tiene sotto scacco la polizia, ma… torniamo indietro, 1902 un gruppo di anarchici, stanco di discutere sul come cambiare la società, decide di mettere in pratica i suoi ideali e fonda la “Société instituée pour la création et le développement d’un milieu libre” al fine di raccogliere fondi per creare una comunità autogestita ed autarchica. In breve, grazie agli annunci diffusi nei giornali anarchici, si raggiungono circa 250 sottoscrizioni (che finanzieranno l’impresa senza parteciparvi direttamente), il principio fondamentale della comune era: ognuno produrrà secondo le sue forze, ognuno consumerà secondo le sue esigenze.

Questa prima colonia venne creata a Vaux, villaggio prossimo alla città di Château Thierry, nel dipartimento de l’Aisne, la scelta cade su questo luogo grazie a padre Alphonse Boutin, che mette a disposizione la sua casa e due ettari di terreno, entusiasta dell’idea di realizzare un “comunismo” idilliaco di cameratismo e fratellanza. (leggi tutto)

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Fonte: Promiseland

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