5 novembre 2012 – Pacifico del nord: battaglia navale per difendere le balene

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Operazione Zero Tolerance pronta al lancio per il 5 novembre

Per la prima volta, il nostro equipaggio incontrerà la flotta baleniera nel Pacifico del Nord

Commentario del Capitano Paul Watson

La campagna in difesa delle balene di Sea Shepherd Conservation Society comincerà in anticipo quest’ anno rispetto ai precedenti, con l’ammiraglia Steve Irwinpronta a partire da Melbourne il 5 Novembre, inizio ufficiale dell’Operazione Zero Tolerance (OZT).

 L’ Operazione Zero Tolerance sarà la nona campagna annuale in Oceano del Sud lanciata da Sea Shepherd Conservation Society. In questi nove anni, I balenieri giapponesi hanno subito perdite di decine di milioni di dollari nel tentativo di uccidere illegalmente balene nelle acque del continente Antartico.

Questa volta, anziché incontrare la flotta baleniera giapponese nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud, Sea Shepherd la incontrerà nel Pacifico del Nord al largo del Giappone.

Quest’ anno Sea Shepherd Conservation Society avrà a disposizione quattro navi, un elicottero, otto piccoli gommoni semi-rigidi (RIB,rigid inflatable boat), tre droni e più di cento volontari internazionali.

Oltre alle navi Steve Irwin, Bob Barker e Brigitte Bardot, Sea Shepherd svelerà una quarta nave a campagna iniziata. La quarta nave è la Sam Simon, dal nome del famoso produttore televisivo e ambientalista. La Sam Simon verrà inviata in Oceano Antartico ad attendere la flotta baleniera nel caso in cui i balenieri eludano le altre navi di Sea Shepherd.

La Bob Baker partirà più tardi nel mese di novembre per incontrare la Steve Irwin e i balenieri in mare assieme alla Brigitte Bardot.

“È tempo di intervenire a Nord, per mostrare ai balenieri giapponesi la nostra intenzione di assicurarci che nessuna balena venga uccisa durante questa stagione”, ha detto il Capitano Paul Watson. “Non siamo mai stati così forti e i balenieri giapponesi non sono mai stati così deboli. Dobbiamo approfittare della nostra forza e della loro debolezza e portare la campagna a casa loro, in Giappone!”

“La flotta giapponese sta sopravvivendo a spese del popolo giapponese a causa del massiccio dirottamento dei fondi, donati da tutto il mondo, per aiutare le vittime del terremoto e dello tsunami del 2011. Dobbiamo porre fine a questo caso di assistenza sociale pianificata e per farlo dobbiamo ancora una volta impedire ai balenieri di ricavare qualsiasi ingiusto guadagno dalle loro operazioni illegali nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud”, ha dichiarato il capitano svedese della Bob Barker, Peter Hammarstedt.

“La chiave del successo per fermare queste attività di baleneria illegale nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud si basa sul fattore economico. Negheremo loro qualsiasi profitto. Il nostro obiettivo è affondare la flotta baleniera giapponese economicamente, per ridurla in bancarotta,” ha dichiarato il Capitano Paul Watson. “E siamo sulla buona strada per riuscirci”.

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Fonte:  Sea Shepherd – Conservation Society      

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