’43-’97 di Ettore Scola. Cinquant’anni di cinema in 8 minuti.

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Scola

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di maribù duniverse

Un corto inedito di Ettore Scola.

Siamo nel Ghetto di Roma il 16 ottobre del 1943 dove i deportati vengono ammassati su di un camion delle SS. Immagini che scorrono dure, con visi sofferenti, intrisi di terrore e di rassegnazione. Poi accade qualcosa. E, poco dopo, ci ritroviamo in una sala cinematografica dove le immagini di un Cinegiornale passano dal folle e crudele viso di Hitler a quello del grande Chaplin. Da qui in poi parte una carrellata di sequenze di film dal ’43 al ’97 che raccolgono gli aspetti più profondi e significativi della vita. L’apertura e la chiusura delle sequenze sono contraddistinte da una fuga. La fuga dalla paura, dalla sofferenza, dalle ingiustizie, fuga che in entrambi i casi si conclude in una sala cinematografica dove il fuggitivo trova la salvezza e forse la libertà. E’ bellissima la scena finale in cui si incontrano gli sguardi dei due individui che si sono salvati uno ebreo nel lontano ’43 e l’altro giovane migrante in quel giorno del ’97.

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Le sequenze sono tratte da diversi film: Il Grande Dittatore, Roma città aperta, Ladri di biciclette, I soliti ignoti, Il sorpasso, Amarcord, Il Gattopardo, Una giornata particolare, Ricomincio da tre, Il postino, Palommella Rossa e La Tregua.

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