Monthly Archives: Ottobre 2009

Afghanistan, mazzette del Sismi ai talebani

Via dall’Afghanistan! un saluto di pace – madu

 

 

Capi talebani pagati perché non attaccassero i nostri soldati. Lo ha scoperto la Cia. Lo denuncia oggi Times di Londra

I servizi segreti italiani pagavano mazzette ai talebani per
mantenere tranquille le zone attorno a Kabul dove, fino al luglio 2008,
operavano i soldati del nostro contingente, per evitare che gli insorti
attaccassero le nostre pattuglie. Tale pratica non venne comunicata ai
francesi quando questi subentrarono nella zona al posto degli italiani:
il risultato fu il tragico attacco talebano del 18 agosto 2008, costato
la vita a dieci soldati d’oltralpe. Lo ha denunciato oggi il Times di Londra,
specificando che i pagamenti italiani ai talebani sono stati scoperti
dalla Cia per mezzo di intercettazioni telefoniche che provavano il
ricorso a questo sistema anche nella zona di Herat.
Intercettazioni che nel giugno 2008 – scrive il Times – provocarono anche una protesta dell’ambasciatore statunitense a Roma, Ronald Spogli.
Sspetti già nel 2007 dopo il rapimento di due agenti del Sismi.
Proprio nella provincia di Herat, come ricorda anche il quotidiano
londinese, due agenti del Sismi erano stati rapiti nel settembre 2007
mentre stavano trattando con dei capi talebani.
Si trattava dei
capi talebani della valle di Zirkoh, nel distretto di Shindand, dove
gli italiani sovrintendevano alla costruzione di un ponte.
Allora era al governo Romano Prodi, e Arturo Parisi era ministro della Difesa. (leggi tutto)

 

Fonte: PeaceReporter

 


Appello di Alex Zanotelli: il governo non privatizzi l’acqua

 

 Appello di Alex Zanotelli: il governo non privatizzi l’acqua

 

 

“È un bene comune, un diritto fondamentale dell’umanità: per rispetto alla democrazia l’acqua deve essere di tutti”

Non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’Assisi (Patrono
d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua”
diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua. Un mese
fa abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente alla
privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il
9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008.
Queste “Modifiche” sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge
per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste
Modifiche riguardano gli affidamenti a privati dei servizi pubblici
locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti.
Le vie ordinarie – così afferma
il Decreto – di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza
economica è l’affidamento degli stessi, attraverso  gara, a società
miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve
possedere non meno del 40% ed essere socio ”industriale”. In poche
parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house
e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA
quotate in borsa.
Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari
Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie anche alla
pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi
pubblici locali devono diventare fonte di guadagno.
E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai
di comune nei nostri Comuni? E’ la vittoria della politica delle
privatizzazioni, oggi, portata avanti brillantemente dalla destra. A
farne le spese è sorella acqua. Oggi l’acqua è il bene supremo che
andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia
per l’incremento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è
una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle
classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del
mondo ( in milioni di morti per sete!). Ancora più incredibile per me è
che la gestione dell’acqua sia messa sullo stesso piano della gestione
dei rifiuti! Questa è la mercificazione della politica! Siamo anni luce
lontani dalla dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente
enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua”
è” diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e
discriminazioni”.Tutto questo è legato al diritto primario della
vita”.La gestione dell’acqua per il nostro Governo è assimilabile a
quella dei rifiuti! Che vergogna! Non avrei mai pensato che la politica
potesse diventare a tal punto il paladino dei potentati
economico-finanziari. E’ la morte della politica!
Per cui chiedo a tutti di:


– protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari ministeri…

– chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di
iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua,
che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione
Ambiente della Camera;

– chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che
dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su queste
Modifiche alla 23 bis;

– premere a livello locale perché si convochino consigli comunali
monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico
“privo di rilevanza economica”;

– e infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la
scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è
l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua.

Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune,
come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra
democrazia.


E’ in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita.

Alex Zanotelli

 

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Approfondimento:

Forum italiano dei movimenti per l’acqua

 


Password rubate a decine di migliaia di utenti

 

Phishing, password rubate a decine di migliaia di utenti

 

 

Se avete una casella di posta Hotmail, MSN, Live, Gmail o AOL, Yahoo,
cambiate la password. E’ stata scoperta su Internet una serie di liste
contenenti decine di migliaia di indirizzi di e-mail, principalmente
europei, insieme alle password corrispondenti.

Si tratta di
indirizzi di utenti di Hotmail.com, Live.com, Msn.com, Gmail, Yahoo,
Comcast, AOL, Earthlink e di molti altri fornitori di caselle di posta.

La
lista era stata depositata il primo ottobre su Pastebin.com, un sito
usato comunemente dai programmatori per condividere le proprie
soluzioni e che non è responsabile del fattaccio. Non precipitatevi a
cercarla per vedere se contiene la password del vostro partner o del
collega antipatico: la lista è già stata rimossa.

Le principali
società di sicurezza informatica raccomandano a ogni utente di questi
servizi di cambiare la propria password appena possibile e di cambiarla
anche negli altri siti dove l’ha usata. Gli utenti, infatti, rischiano
non solo di farsi leggere o cancellare la posta, ma anche di vedersi
abusati online da malintenzionati che inviano e-mail spacciandosi per
loro o usano la loro casella di posta per inviare spam. C’è di peggio:
siccome circa il 40% degli utenti usa la stessa password per più di un
sito o servizio, è facile che i criminali abbiano accesso ad altre loro
attività in Rete. (leggi tutto)

 

Fonte: Il Disinformatico