Monthly Archives: Giugno 2009

Piazza Tienanmen (1989 – 2009): Pechino silenzia la rete.

In questo periodo ricorre il ventennale della protesta svoltasi a Pechino (15 aprile-4 giugno 1989) nella Repubblica Popolare Cinese . La manifestazione organizzata dagli studenti fu appoggiata anche da intellettuali ed operai. La rivolta finì in un massacro. Non si è mai saputo quante furono le vittime, in maggior parte studenti. La Cina anche questa volta ha fatto calare un velo di silenzio. E’ vietata qualsiasi  manifestazione o riferimento ai fatti di piazza Tian’anmen. Bloccata anche la rete.  (madu)
 
 
 
 
 
Lunedì 5 giugno 1989
 
 
 

Pechino silenzia la rete cinese

 

Fonte: PuntoInformatico

giovedì 04 giugno 2009
 
Roma – Pechino ha staccato la spina: il silenzio deve calare sulla rete
cinese, nessuno deve poter manifestare il proprio pensiero nella
ricorrenza dei fatti di piazza Tienanmen. Nessuno deve poter scuotere i propri concittadini né comunicare con i netizen che non risiedono in Cina.

Le autorità della Repubblica Popolare hanno innescato gli ingranaggi della Grande Muraglia Digitale: si affollano le segnalazioni, si levano le voci di dissenso. Ad essere bloccati a fasi alterne sono strumenti di comunicazione come Twitter, Hotmail e Windows Live, piattaforme sulle quali si intessono relazioni e si condividono contenuti come Blogger, Flickr e YouTube, peraltro da sempre accessibili a singhiozzo, ma anche gatekeeper come il neonato Bing. Fonti di informazione da sempre monitorate come BBC e il Financial Times sono state epurate delle pagine che sfiorano gli eventi accaduti 20 anni fa.

Le autorità di Pechino riterrebbero
troppo rischioso concedere voce alle manifestazioni del pensiero dei
cittadini, liberi di formare il proprio pensiero attingendo a commenti
e commemorazioni e liberi di esprimere le proprie idee, spunti di
sovversione per cittadini istruiti dai media ufficiali. È così che
un’operazione massiccia di silenziamento è stata avviata dalle scorse ore, senza che le autorità esprimessero giustificazione alcuna. ( Leggi tutto )

 
 

Amnesty: “Milk” è ora in dvd

Finalmente, grazie ad Amnesty, abbiamo il bellissimo film "Milk" in DVD.  (madu)

 

 

 

"Milk" è ora in dvd,

col patrocinio di Amnesty International

 

La Sezione Italiana di Amnesty International è orgogliosa patrocinare
la versione dvd del film "Milk", di Gus Van Sant, un manifesto in
favore della libertà d’espressione delle proprie opinioni e della
propria identità sessuale. Venerdì 26 giugno a Genova (Cinema City,
dalle 20.30) Amnesty International organizza una proiezione –
dibattito, alla vigilia del Pride Nazionale.

Amnesty
International agisce in favore della promozione dei diritti umani
fondamentali di lesbiche, gay, bisessuali e transgender sulla base
delle considerazioni per le quali l’orientamento sessuale e l’identità
di genere, al pari della razza, del genere o della nazionalità, fanno
parte dei caratteri fondamentali dell’individuo. L’organizzazione
diffonde periodicamente appelli in difesa di lesbiche, gay, bisessuali
e transgender imprigionati sulla base del proprio reale o presunto
orientamento sessuale o identità di genere. 


 

Fonte: Amnesty International

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Approfondimento:

Harvey  Bernard Milk

 


Milano: Veggie Pride 2009 – Resoconto

 

Veggie Pride Milano 2009 – Resoconto

 

 

 

Per le vittime del
mattatoio, della caccia e dell’allevamento, il 16 maggio 2009 a Milano
erano in settecento. Forse pochi rispetto alle aspettative, ma di fatto
tanti, se si pensa al coraggio che ci vuole per esprimere
pubblicamente, senza indorare la pillola, che uccidere i non umani non
è giusto.

Da piazza Missori,
dove quel giorno l’aria era afosa ma anche densa di emozioni, i
vegetariani e i vegani provenienti da Piemonte, Liguria, Veneto,
Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia,
Sardegna e dalle altre regioni (insieme ad alcuni partecipanti giunti
dalla Germania e persino dalla Svezia) si sono uniti agli attivisti
milanesi, in un corteo unanime che ha percorso le vie più importanti
del centro cittadino, dando voce alla viva solidarietà per gli animali
e alla risoluta protesta per la loro sofferenza attraverso messaggi
accorati, alcuni da far venire i brividi, che si stagliavano sui
numerosi cartelli e striscioni.

Già da via Larga, di cui una parte è stata chiusa al traffico, l’intento della manifestazione era comprensibile e diretto,
anche grazie ai costumi di chi è arrivato vestito da gallina o da
mucca, e sottolineato da chi ha scelto di vestirsi da macellaio, con il
grembiule imbrattato di sangue finto.

Senza alcuna reticenza è stata poi espressa la scelta di nutrire i propri figli senza uccidere animali: genitori e figli vegetariani si distinguevano tra la folla in uno spezzone colorato e vivace.

In
piazza San Babila il fiume di gente che solitamente la attraversa si è
dovuto confrontare con l’arrivo e la permanenza prolungata del corteo
che, dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime,
si è sdraiato per terra, occupando il suolo per svariati minuti e
spiccando visibilmente nel costante brulicare di automobili e pedoni
tipico della zona.

Durante la sosta sono stati letti diversi brani: l’esperienza di una mucca dall’allevamento al macello, la storia della liberazione di alcuni astici
lasciati agonizzare sul ghiaccio in un supermercato, alcuni stralci di
una lettera di un lavoratore vegan ai suoi datori di lavoro. Due
attivisti, Serena e Matteo, hanno recitato un dialogo immaginario tra un vegetariano e un non vegetariano,
nel quale in opposizione alle solite obiezioni che colpiscono chi
rifiuta di mangiare esseri senzienti, la difesa degli animali e il
rifiuto della violenza verso le loro vite è stata ribadita e
sottolineata più volte e con decisione.(leggi tutto)