Tag Archives: nucleare

26 aprile 1986 Chernobyl sconvolge il Pianeta

.

.

.

.

35 anni fa, il 26 aprile, il disastro di Chernobyl sconvolge il Pianeta


1986 anno del disastro; era il 26 aprile alle ore 1.23 locali;

200000 le vittime di Chernobyl, compresi i danni (cancri, leucemie, sindromi immunodepressive);

11000 casi di cancro alla tiroide riguardanti i bambini di Chernobyl;

300 anni per la restituzione dei terreni alla situazione originaria.

.

.

Fatti e misfatti nucleari dal 1896 ad oggi

LISTA INCIDENTI/ANOMALIE/EVENTI SFAVOREVOLI CORRELATI ALL’UTILIZZO DELL’ENERGIA NUCLEARE IN CAMPO CIVILE E MILITARE.

.

.

.

Fonte: Progetto Humus

.

.

________________________________________________________

Articoli correlati

.

.

.

.

.


Fukushima: rischio nuovi terremoti

.

15 Febbraio 2012

Un forte terremoto ha fatto tremare ieri la costa orientale del Giappone, risvegliando l’incubo vissuto poco meno di un anno fa. Lo ha reso noto l’Usgs, l’istituto sismologico statunitense, secondo cui il sisma, con una magnitudine di 6,0 sulla scala Richter, ha avuto un epicentro a 10 chilometri di profondità, circa 166 chilometri ad est/nord-est di Tokyo, dove gli edifici hanno oscillato. La Tepco, società che gestisce il disastrato impianto di Fukushima, ha riferito che l’impianto è rimasto stabile.

Tuttavia, a riaccendere i timori per una nuova emergenza nucleare è uno studio di un team di esperti giapponesi secondo cui le autorità dovrebbero intensificare ulteriormente le misure di sicurezza intorno alla centrale per “resistere ai possibili terremoti di elevata magnitudine che potrebbero verificarsi nella regione”.

Secondo lo studio coordinato dall’università giapponese di Tohoku e pubblicato sulla rivista Solid Earth della European Geosciences Union (Egu) il rischio sismico nell’area dove si trova l’impianto nucleare di Fukushima potrebbe essere aumentato in seguito al terremoto che ha colpito il Giappone l’11 marzo scorso. Secondo gli studiosi, infatti, potrebbe essersi riattivata una faglia sismica nell’area vicina all’impianto nucleare.

Lo studio è basato su più di 6000 movimenti tellurici che seguirono l’incidente del 2011. L’attenzione degli studiosi si è rivolta in particolare ad una serie di scosse di assestamento che seguirono il sisma che lo scorso marzo ha messo in ginocchio il Giappone. Tra queste la violenta scossa di magnitudo 7,2 è avvenuta nell’aprile 2011 nella zona di Iwaki, 60 chilometri a sud di Fukushima e 200 chilometri dall’epicentro del devastante terremoto dell’anno passato.

I risultati della ricerca hanno mostrato delle anomalie strutturali nei pressi di Iwaki e di Fukushima. Dato che un terremoto è avvenuto poco tempo fa nella regione di Iwaki, gli studiosi ritengono che in un “futuro prossimo” un simile evento potrebbe verificarsi anche a Fukushima.

E mentre il pericolo nucleare continua a preoccupare la popolazione del Paese del Sol Levante, la società di energia eolica inglese Ecotricity invita a dire no alle scorie, all’atomo e alle energie fossili. La società ha lanciato infatti la campagna di boicottaggio Dump the Big Six e diffuso un significativo video.

Chiaro il messaggio lanciato da Ecotricity: “è tempo di andare avanti. Il nostro paese e tutti noi abbiamo bisogno di spostarci da un passato di combustibili fossili ad un futuro di energia rinnovabile”.

.

Fonte:  il Cambiamento

.


Centrali Nucleari: la mappa dei primi 15 siti

Ecco i primi 15 siti che ospiteranno centrali nucleari e depositi di scorie se non passa il referendum.

.

.

Enel ha denunciato alla polizia il furto negli uffici romani dell’area nucleare a Tor di Quinto di un computer ”contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero”. Il furto del pc, denuncia l’Enel, avviene a pochi giorni dalla tornata referendaria. Ma cosa conteneva quel pc? Quali infornazioni? Intanto eccovi i primi (ma non ultimi) siti che dovrebbero ospitare centrali e depositi di scorie radioattive se il 12-13 giugno non dovesse passare il referendum. Un vecchio elenco del Cnen* ne individuava, a regime, circa 45, ma secondo i Verdi ed Enel (incaricata del progetto nucleare) i primi sono questi:

Trino Vercellese, Caorso, in Lombardia una centrale fra Mantova e Cremona lungo l’asta pluviale del Po, Monfalcone, Chioggia, San Benedetto del Tronto, Scarlino (Grosseto), Montalto di Castro, Borgo Sabotino (Latina), Oristano, Termoli, Mola di Bari, Scansano Ionico (Matera), Palma di Montechiaro e un deposito di scorie a Garigliano (fra Caserta e Latina).

.

Qui è riportato il vecchio elenco del CNEN

.

Fonte:  letteraviola.it

.